“COUNSELING SCOLASTICO E CENTRO DI ASCOLTO”
Il progetto propone di attivare un Centro di ascolto condotto dalla Professional Counselor e Psicologa clinica dott.ssa Elena Quaranta, e psicologa clinica e psicoterapeuta in formazione dott.ssa Giada Alberti rivolto a studenti, genitori ed insegnanti allo scopo di perseguire vari obiettivi: sostegno psicologico a ragazzi, genitori, docenti, comprensione e supporto in situazioni di disagio scolastico e/o familiare, dispersione scolastica ed evitamento di fenomeni di bullismo.
Nella nostra esperienza di ascolto delle problematiche adolescenziali, abbiamo riscontrato che spesso i ragazzi non riescono a raggiungere soddisfacenti risultati scolastici o non stanno bene a scuola per cause che possiamo definire di relazione, sia con gli altri che con se stessi. Le relazioni con la famiglia, il gruppo dei pari, i primi flirt, gli insegnanti o altre figure di riferimento, così come i problemi di autostima, incidono infatti sul loro benessere psicofisico e di conseguenza sul rendimento scolastico.
Attivare un Centro di Ascolto significa promuovere la cultura della prevenzione del disagio e la promozione della salute che rientrano sempre più nell’area dell’azione della scuola in quanto, tale istituzione si va configurando, non esclusivamente come luogo deputato alla trasmissione del sapere, ma come un’ agenzia di formazione aperta al mondo e finalizzata al potenziamento delle facoltà cognitive, affettive, emozionali e immaginative degli allievi.
L’atteggiamento accogliente e non giudicante, empatico e non direttivo, che è alla base della relazione di Counseling e di supporto psicologico, si rivela particolarmente efficace con i ragazzi e ragazze nella fase di crescita, che in genere iniziano a non voler ricevere consigli dall’adulto, bensì sentirsi ascoltati e riconosciuti nei loro bisogni.
L’ascolto attivo stimola nei ragazzi il naturale desiderio di aprirsi agli altri, di raccontare se stessi e le proprie problematiche fornendo strumenti e strategie per elaborare più profondamente i propri disagi e trovare soluzioni efficaci utilizzando le risorse individuali.
L’ascolto promuove l’autonomia e la responsabilità del proprio agire, motivando lo studente a sviluppare le sue potenzialità/capacità sia nella scuola che nella vita.
Obiettivi specifici di intervento
Il progetto intende promuovere all’interno del Centro di Ascolto scolastico percorsi pratici per l’acquisizione di strumenti, metodi e tecniche di gestione del Sé e delle proprie relazioni nei diversi contesti di vita.
Il ruolo del Counselor e dello psicologo sono soprattutto quelle di stimolare i giovani studenti a credere di “potercela fare” a superare le difficoltà e di aiutarli a mantenere vivi gli obiettivi che si sono prefissati.
In particolare il Centro di Ascolto si occuperà di:
- Analizzare le specifiche situazioni per un intervento sul campo mirato
- Favorire le modalità relazionali e di sviluppo individuali e sociali
- Analizzare gli strumenti e le risorse individuali
- Incrementare la motivazione scolastica
- Incentivare il dialogo e la comunicazione
- Affrontare le difficoltà relazionali e familiari
- Gestire le conflittualità emotive
- Accrescere l’autostima
- Rivolgersi a professionisti nel caso di situazioni più gravi e non gestibili in ambito scolastico
- Accogliere ed esplorare qualunque tipo di disagio manifestato dalla persona, aiutandola ad individuare dentro di sé le risposte alle proprie conflittualità
Se vuoi metterti in contatto con l’Associazione puoi usare i nostri recapiti +39 334 2824678 e +39 366 8189953, oppure la mail
COSA È IL COUNSELING
L’OMS (organizzazione Mondiale della Sanità) definisce il Counseling come un processo focalizzato, limitato nel tempo e specifico che tramite il dialogo e l’interazione personale mette in condizione la persona di gestire le difficoltà e potenziare le proprie risorse, creando le condizioni relazionali che contribuiscono al suo benessere.
Il Counseling, riconosciuto ai Sensi della Legge 14/01/2013 n.4 ha una lunghissima tradizione e affonda le sue radici nella psicologia, nella psicoanalisi, e più recentemente nel movimento umanistico.
A differenza della psicologia, conosciuta come disciplina terapeutica, il Counseling è un approccio più recente che richiede nella fattispecie un approfondimento ulteriore vista la possibilità di operare su diversi campi, per individuare i bisogni del cliente e rafforzare i suoi punti di forza e capacità per la soluzione dei problemi.
l Counseling quindi non è terapia ma relazione d’aiuto, rivolta alle persone che desiderano un momento di ascolto per comprendere meglio i loro problemi, compiere scelte, cambiare le situazioni problematiche della loro vita. È di ampio respiro, non si accontenta di rimettere a posto qualche pezzetto dell’ingranaggio uomo perché ritorni a funzionare. È premessa del cambiamento, necessario per l’avvio di nuovi percorsi nell’esistenza.
Capita a tutti, prima o poi, di attraversare un periodo difficile. Non sempre è possibile trovare dentro di noi o nelle persone vicine le risorse per affrontarlo. Un professionista ci può allora prestare un ascolto attento e qualificato, aiutarci ad affrontare i problemi con maggiore consapevolezza. Ma dove trovarlo? In Italia, fino ad oggi l’utente non aveva molta scelta: o essere solo col suo problema o rivolgersi alla psicoterapia (sviluppando quindi la convinzione di essere malato, di avere qualcosa che non va) o ad una psicanalisi di lunga durata. Non esisteva una professione intermedia che potesse dare supporto senza effettuare interventi profondi; oggi con la regolamentazione delle professioni ad opera della Legge 14/01/2013 n.4 c’è, è il Counseling, e si rivolge a tutti coloro che non hanno disagi mentali, ma solo i normali problemi della vita e il desiderio di riprenderne il controllo. All’estero è conosciuta da decenni ed è molto diffusa; nel nostro paese, il Counseling fa capolino solo negli anni ’90, forse a causa di una cultura patologizzante, poco dedita alla prevenzione e desiderosa di creare figure professionali paternalistiche che dispensino cure ai “malati”.
IL RAPPORTO TRA COUNSELOR E STUDENTE
Il rapporto che si instaura tra il “counselor” e lo studente si basa sia sulla fiducia e sulla richiesta d’aiuto che sulla partecipazione attiva nella soluzione di conflitti personali o relazionali, o traumi legati a situazioni contingenti che richiedono l’attivazione di forze dinamiche per la loro risoluzione, singola o collettiva.
Le abilità di un counselor richiedono l’ascolto attivo, il formulare domande che aiutino realmente l’allievo e non lo facciano sentire giudicato o sotto interrogatorio, la riformulazione dei suoi pensieri per aiutarlo a chiarificare e focalizzarsi sulle aree e questioni chiave che potrebbero essere difficili da gestire, la scelta di strategie appropriate rispetto alla situazione d’intervento, e l’empatia, cioè la capacità di “sentire” ed entrare in relazione umana col disagio manifestato.
Il Counselor è un professionista altamente qualificato nella relazione d’Aiuto, che dopo aver seguito una formazione almeno triennale presso una Università e/o Scuola Accreditata è iscritto ad un Registro presso una Associazione di Categoria , si sottopone a Formazione Continua e a Supervisione.
LA FUNZIONE DEL COUNSELOR
“Il compito del Counselor è quello di assistere il cliente nella ricerca del
suo vero sé e poi aiutarlo a trovare il coraggio di essere quel sé.” Rollo May
Perché il counseling nelle scuole?
Focusing:
Ambito sociale: in un contesto operativo consiste principalmente nel comprendere i fattori socio-relazionali che limitano lo sviluppo e del singolo e del gruppo. Il suo è un lavoro di ascolto, di stimolo (nel/i clienti) alla consapevolezza e alla creatività relazionale e comunicativa. L´approccio sociologico è particolarmente adatto in tutte quelle situazioni in cui siano in gioco le dinamiche sociali in piccoli e/o grandi gruppi e in vari contesti: educativi, lavorativi, familiari, recupero, organizzativi, nelle terapie ludico-occupazionali, etc.
Problemi quali: relazioni conflittuali, giochi di potere, integrazioni sociali, dialogo interculturale, contesti organizzativi, mediazioni, mobbing, bullismo, vari tipi di violenza, discontinuità di status, recupero da emarginazione.
Counseling Sociologico: Il Counseling sociologico è svolto da un sociologo (riconosciuto da associazioni di categoria) che abbia maturato una formazione nell´ambito del Counseling.
L´intervento sociologico si propone cambiamenti di relazione tra l´individuo e il suo gruppo e/o contesto sociale. L´intervento può essere indirizzato sia sul singolo che verso l´intero gruppo.
Ricerche sociologiche: inchieste, indagini sociologiche in vari contesti: aziende, uffici, scuole, contesti urbani etc. per esplorare bisogni, esigenze ed altro, tramite questionari, interviste, osservazioni sul campo. Counseling telefonico. Assistenza ad ogni individuo che possa trovarsi di fronte ad un disagio emergente non identificato per il quale esprime una richiesta di aiuto generalizzata, volendo, però, rimanere nell’anonimato. Ha il compito di sostenere il disagio della persona, indirizzandola, quando necessario, verso una visita specialistica o una terapia più specifica.